Le città sepolte di Oplonti, Ercolano, Pompei e Stabia devono il loro sonno perenne al monte somma. Il Monte Somma Vesuvio è un vulcano attivo, costituito da un edificio antico (Somma) nel quale si è accresciuto un apparato più recente (Vesuvio). Sono loro gli artefici del destino delle città sepolte.
L’edificio vulcanico si formò 25.000 anni sull’eruzione dell’Ignimbrite Campana, avvenuta fra 35.000 e 30.000 anni fa. Come il Roccamonfina, anch’ esso ha alternato eruzioni effusive a violente eruzioni esplosive.
Queste ultime sono dette pliniane perché descritte per la prima volta da Plinio il Giovane nel I secolo d.C., dopo la catastrofica eruzione vesuviana del 24 ottobre del 79 d.C. che seppellì Oplonti, Ercolano, Pompei e Stabia, provocando morte e distruzione e mutando, in un sol giorno, il corso del fiume Sarno, il paesaggio costiero e la storia dei luoghi.
Ancora oggi, passeggiando per le strade delle città sepolte, si fa sente forte l’eco della storia. Anche se il tempo sembra essersi fermato, e le città sembrano essersi addormentate. Una visita alle città sepolte, consente a noi visitatori e viaggiatori, di rivivere il loro passato come in una macchina del tempo.
Proprio per questo, una visita guidata, è un esperienza irripetibile. Città che attraggono ancora oggi, visitatori da tutto il mondo.